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repressione

Continua l’accanimento

    “Portiamo in piazza la bandiera rossa e che il più povero la sventoli”
    Nelle aule di tribunale veniamo processati e condannati non per quello che facciamo, ma per quello che siamo: militanti politici.

    Solidarietà a Mikhail e Alexander Kononovich, compagni antifascisti ucraini!

      Negli ultimi tre anni la narrazione di parte della guerra in Ucraina è sempre stata a senso unico: ci è stato detto che supportare la cosiddetta “resistenza ucraina” voleva dire difendere la democrazia e stare in ogni caso dalla parte giusta. Come sempre l’imperialismo USA e NATO vuole dare patenti di democrazia e decidere da che parte stanno buoni e cattivi, a costo di legittimare e difendere i nazisti al potere a Kiev.

      Zone rosse, prove generali di stato di polizia

        Il 3 e 4 Febbraio Firenze ha subito l’oltraggio di dover ospitare un convegno sionista. Relatori oltre a Marco Carrai, console “onorario” dell’entità sionista, anche due ufficiali dell’esercito israeliano, due criminali di guerra che nonostante il loro contributo all’esecuzione di un genocidio hanno potuto essere presenti grazie all’impunità garantita dalle nostre istituzioni ai rappresentanti dello stato sionista.

        Solidarietà ai compagni e alle compagne di Napoli

          Il 18 Gennaio a Napoli sono arrivate le denunce ai compagni e alle compagne per la manifestazione del 28 Ottobre, quando, dopo l’assemblea nazionale della Rete Liberi/e di Lottare a Villa Medusa, scendemmo in piazza con un corteo che si concluse davanti all’aula bunker del carcere di Poggioreale dove quel giorno prese il via il maxiprocesso contro la lotta dei disoccupati organizzati.

          Contro ogni speculazione, solidarietà

            I gruppi organizzati della Curva Fiesole avevano annunciato alcuni giorni fa che non avrebbero organizzato la trasferta in occasione della gara contro la Lazio per protestare contro il caro biglietti. Alla presa di posizione è seguita una presenza per le strade di Roma dove gli ultras hanno manifestato ribadendo le loro ragioni. A mezzo stampa apprendiamo che sarebbero stati identificati e iscritti nel registro degli indagati per “manifestazione senza preavviso”.

            Aggiorniamo la memoria; lottiamo contro guerra e repressione

              Il 25 Gennaio saremo in piazza per rispondere all’appello lanciato dai GPI. Saremo in piazza Santissima Annunziata a Firenze alle ore 16.00 così come le altre realtà aderenti alla Rete Liberi/e di Lottare saranno nelle piazze di altre città.

              Ramy non è morto, Ramy è stato ucciso!

                TG3 ha rilasciato il video del folle inseguimento del motorino su cui si trovava Ramy. In quel video trova conferma la versione da sempre sostenuta dagli amici e dagli abitanti del quartiere: non c’è stato nessun “errore”, è stato un omicidio.

                Già due suicidi in carcere nel 2025

                  Ci risiamo, la sera del 3 Gennaio ha avuto luogo l’ennesimo suicidio in carcere, questa volta a Sollicciano. Non ci meravigliamo, non piangiamo, non ci stupiamo, siamo incazzati.

                  Vogliamo rompere un tabù

                    Venerdì 10 Gennaio alle 21.00, iniziativa della Campagna “Rompiamo un tabù”, per gettare una luce sulle motivazioni della detenzione di divers* prigioner* politic*.

                    Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi

                      Calenzano. Firenze. 10.20 del mattino. Boooom. Trema tutto come fosse un terremoto. Una colonna di fumo e le fiamme. Ci sono morti e ci sono feriti. In testa ognuno ha il pensiero che corre da qualche parte.