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Solidarietà a Casa Rossa!

Questa mattina ci siamo svegliati con una brutta notizia: quella di sbirraglia varia presente in forze per eseguire lo sgombero di Casa Rossa occupata, realtà con più di 10 anni di storia a Massa.
Sgombero eseguito nonostante appena due giorni fa oltre 600 persone in corteo per le strade di Massa abbiano ribadito l’importanza di un luogo che attraverso la pratica e l’impegno militante di tante compagne e compagni era stato restituito alla collettività.

Il destino di quella casa rossa da oggi in poi lo conosciamo bene: sarà abbandonata all’incuria ed al degrado, quelli veri, per poi magari in un futuro essere svenduto a qualche privato per farci un po’ di speculazione immobiliare.
Sappiamo bene che tempi e modi di questo sgombero non sono casuali: in un contesto internazionale che precipita ogni giorno di più verso la terza guerra mondiale ogni voce di dissenso all’interno del paese va silenziata, ogni spazio dove si pratica e si immagina la possibilità di un mondo diverso va chiuso per distruggere la possibilità anche minima che ci sia quella “rivolta sociale” che stato e borghesia tanto temono.
Per garantire la pace sociale lo Stato ha scelto la via della repressione.

Il DDL1660 è l’architrave su cui si reggerà il nuovo livello di repressione, di cui gli ultimi mesi non sono altro che un assaggio per lavoratori, studenti e disoccupati.
La solidarietà ai compagni ed alle compagne di Casa Rossa, per i quali siamo disponibili fin da subito anche a contribuire ad eventuali spese legali, passa anche dall’opposizione al decreto 1660. È fondamentale essere tutti e tutte a Roma sabato e portare la questione della repressione al centro del dibattito.

CASA ROSSA NON SI SGOMBERA!