SOSTENIAMO LA RESISTENZA PALESTINESE !!!!!
Israele festeggia nel modo che più gli è congeniale , a distanza di oltre 70 anni, la cacciata di quei, circa, 700000 palestinesi, dalle loro case, che sono divenuti veri e propri profughi. Quella che Israele considera come l’affermazione della propria superiorità ed esistenza è denunciata dai palestinesi come una vera e propria operazione di pulizia etnica che ha dato origine alla legittima rivendicazione del DIRITTO AL RITORNO, la NAKBA. Per giorni e giorni abbiamo assistito a veri e propri pogrom, azioni di massa contro chi appartiene ad un’altra etnia o religione che non è quella di chi ha il controllo del potere. “ MORTE AGLI ARABI “ è risuonato per le strade delle città palestinesi nella caccia all’uomo che veri e propri squadristi hanno compiuto in modo del tutto indisturbato a cui è seguito il tentativo a Gerusalemme, nel quartiere di SHEIKH JARRAH, di espulsione dei palestinesi lì residenti perché si potessero stabilire dei coloni ebrei e portare a compimento il processo di “ebraicizzazione “ da tanto agognato da Israele. Molti i giorni nei quali i palestinesi si sono mobilitati per respingere la prepotenza degli occupanti, per respingere l’attacco a luoghi storicamente, e non solo, importanti. Oggi dopo che da Gaza la resistenza ha risposto, la macchina da guerra israeliana si è mossa nel modo a lei consueto, e forse più, distruzioni e morti. In questo momento l’ANP ( autorità nazionale palestinese )non da segni di vita, e diviene sempre di più, legata ai finanziamenti statunitensi alla collaborazione con Israele, un ostacolo perché le giuste rivendicazioni che vengono avanzate possano concretamente esprimersi. Ma l’ANP non è sola, cosa dire di quei paesi arabi, quelli del Golfo, che hanno normalizzato i loro rapporti con Israele sacrificando i diritti dei palestinesi. Ma dalla Palestina ci arriva un segnale che non può essere sottovalutato: la dignità non è in vendita. La resistenza che assume forme e modi diversi ha un unico obiettivo: sconfiggere l’occupante. Non possiamo assolutamente lasciar soli i palestinesi. La mobilitazione, in corso, in tutte le città come nei campi profughi, deve essere sostenuta ed allo stesso dobbiamo denunciare la politica di apartheid portata avanti da Israele. Israele sostenuto dai governi occidentali, Italia compresa. Anche quando la resistenza non produceva fatti rilevanti per i riflettori internazionali, è andata avanti: un esempio tra i tanti la lotta delle migliaia di prigionieri politici, oltre 5000,che è parte, integrata, dell’ampio movimento che si esprime dalla Palestina in lotta. Quanto ci arriva dalla Palestina è un segnale importante anche per chi,interno alla solidarietà internazionale riteneva la questione palestinese un retaggio del passato ed ormai un problema di contrapposizione religiosa.
PER TUTTO SABATO SAREMO IN PIAZZA IN VIA MARTELLI ALLE ORE 16!
CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE-sud