DA FIRENZE C’ERAVAMO, CI SIAMO e CI SAREMO SEMPRE.
L’otto dicembre saliremo a Torino, marciando nuovamente al fianco al Movimento No Tav.
Un movimento che in oltre venticinque anni di lotta abbiamo conosciuto bene davanti ai cancelli blindati del cantiere, nei campeggi estivi, nelle notti fra sentieri impervi, nelle marce fra i paesi della Valle, fino alle numerose iniziative qua a Firenze e al Centro Popolare.
Un movimento che abbiamo sempre sentito “nostro”, e un movimento che ha sempre avuto la capacità di parlare a chiunque in questo paese avesse intrapreso percorsi di liberazione, di resistenza e di solidarietà. Un movimento che partendo da una valle alpina ha saputo respingere ogni provocazione, ogni divisione, ogni strumentalizzazione. E’ riuscito a fare della propria comunità e del proprio territorio una barricata ancora invalicabile per procure, politicanti, mafie e polizie e ha saputo essere esempio da seguire ed è riuscito fare della battaglia all’alta velocità una lotta generale e generalizzabile che ha messo in discussione l’intero “sistema” a cui il TAV è funzionale e che dal TAV ci ricava profitto e che il TAV lo impone.
E’ per questo che la bandiera NoTav è diventata non solo il “simbolo” della Valle che resiste alla militarizzazione, all’amianto, alla devastazione ambientale, ma sventola nei picchetti contro gli sfratti, davanti ai cancelli delle fabbriche, dai balconi delle scuole autogestite dagli studenti o davanti a un presidio sanitario che rischia la chiusura: perché la lotta contro il TAV è la lotta per la messa in sicurezza e la cura dei territori e delle infrastrutture, è la lotta per i servizi sociali, per una sanità accessibile e di qualità, è lottare per un edilizia popolare e contro la speculazione immobiliare, per la scuola pubblica, per un lavoro non nocivo e sfruttato, per un salario degno.
Il movimento No Tav sa bene da tempo (e ben prima della cosìdetta “marcia dei quarantamila” di qualche settimana fa..) che a volere quest’opera inutile, dannosa e imposta e difesa con denunce e manganelli, c’è un fronte trasversale che si estende dalle grandi ditte del cemento, dal Partito Democratico e le sue cooperative, dai padroni grandi e piccoli sino ai principali organi di stampa e televisione, dai fascisti di Casapound alle segreterie dei sindacati venduti di CGIL, CISL e UIL. Un fronte che Salvini e la sua lega si propongono oggi di guidare, costruendo sulla continuità tra l’impianto repressivo e razzista dei governi targati PD e quello dell’attuale governo Lega-M5S.
Il movimento conosce fin troppo bene procure, magistrati e forze di polizia che da anni che sperimentano teoremi e affinano i loro mezzi repressive per stroncare, impaurire e dividere gli attivisti e il movimento tutto.
Ma è un movimento che ha imparato a difendersi e lottare con astuzia e intelligenza, utilizzando ogni mezzo necessario e utile per mettere i bastoni fra le ruote al “fronte del Tav”, ma avendo chiara la convinzione che questa opera si può fermare solo con la forza e la determinazione della lotta popolare; con l’impegno, la militanza, la determinazione di tutte e tutti, in prima persona.
A Torino l’otto dicembre ci siamo. Perché fermarli, tocca a noi, per davvero.
I compagni e le compagne de CPA Firenze Sud
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Pullman da Firenze per raggiungere Torino e il grande corteo lanciato dal Movimento No Tav
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Da 30 anni dalla parte giusta, dalla parte di chi si oppone alla devastazione ambientale, a tutte le opere nocive e imposte, alla repressione e alla militarizzazione dei territori!
No Tav significa la cura e la messa in sicurezza dei territori, combattere per i servizi sociali, la salute accessibile e di qualità, una casa, per la scuola, un lavoro e un salario.
No Tav è solidarietà, è lotta, è non lasciare nessuno da solo.
Anche l’8 Dicembre si parte e si torna insieme, da Firenze a Torino, ora e sempre No Tav.
Prenota il tuo posto in pullman –> 335.6070188 (Leo), oppure manda una mail a info@cpafisud.org o manda un messaggio alla nostra pag FB