La Vague, ovvero “l’onda”, in concerto presenterà una selezione di brani dal loro terzo album, uscito ad Aprile 2016 per l’etichetta romana Mia Records. La formazione vede, oltre a Francesca Pirami (voce e elettronica, melodica e kazooto, uno strumento di propria invenzione che incrocia un kazoo e un imbuto) e a Alessandro Corsi (al basso elettrico e alla mbira, antico strumento dello Zimbawe), Marco Calì alla batteria, una collaborazione già assodata negli anni. In scaletta anche alcune cover di brani famosi del repertorio swing e jazz.
Lo show nasce da una ricerca musicale e teatrale che si evolve da ormai dieci anni e approda, con Pop Mirage, ad un concerto-spettacolo in cui la performance di light painting di Samuele Calamassi si intreccia all’azione scenica e musicale del gruppo.
Ore 22.00
Sala Teatro CPA Firenze Sud
SdaK event
Pop Mirage Bio
Pop Mirage racconta il miraggio pop, popolare, che è quello in cui si vive nella società attuale, sempre “connessi” grazie alla tecnologia, ma spesso soli e distanti da un sentire vero e da un obiettivo comune. La voglia di sperimentare, di mescolare strumenti, stili e lingue diverse permea anche quest’ultima creazione discografica de La Vague, che stavolta si spinge ancor più a fondo nella dedizione al lato ritmico, grazie anche ad arrangiamenti più essenziali e diretti. Viene, inoltre, a galla la necessità del gruppo di parlare fuori dai denti della propria visione della vita e del quotidiano. Visione che rimane comunque un miraggio, risultato di un punto di vista che non è mai strettamente frontale. E anche il “pop” di “Pop Mirage”è un miraggio che va dall’elettronica al rock, dal reggae allo swing.
Dicono Corsi e Pirami: “La title track, su sonorità elettroniche, è il nostro moderno pamphlet, in cui liberiamo idee e visioni. Pop Mirage gioca infatti con ironia sul miraggio di un sound mainstream, o di un contratto discografico a vari zeri… ma, con un ribaltamento: noi il miraggio lo proponiamo come metodo per spostare il proprio punto di vista, per ribaltare la nostra osservazione del mondo. Il seme che genera questo disco è la voglia di sentirsi vivi, di scegliere cosa guardare, di smascherare le proprie convinzioni, per riuscire realmente a sentire gli altri, in connessione con il mondo che ci circonda. Grazie alla musica, infatti, anche partendo dalla rabbia e dalla frustrazione, noi troviamo la forza di andare oltre”.
La copertina dell’artista Victor Deleo è nata dall’idea di fare dei ritagli e decontestualizzarli (come in un miraggio). Con autoironia, i musicisti vengono trasformati in icone, e da lontano sembrano inseriti in un contesto paradisiaco, da copertina o immagine pubblicitaria. Ma in realtà, a uno sguardo più attento, l’azzurro che sembra cielo e mare, si rivela essere realizzato con buste di plastica, e i due sono, a ben guardare, catapultati in una discarica di rifiuti. Le scritte dell’album sono fatte a mano, con pongo e caratteri mobili antichi. Sul retro, si censura la parte più poetica, un bacio.
Il videoclip del brano Pop Mirage è visibile al link https://youtu.be/
La Vague Bio
I La Vague nascono nel 2006 dalla voglia di creare e suonare musica con un forte sapore drammatico, musica, cioè, che racconta una drammaturgia, una storia, un personaggio. Le loro performance sono infatti un originale cross-over fra musica, teatro e arte performativa. Gruppo in continua evoluzione, si modella sulle esperienze di Francesca Pirami, cantante e attrice, e Alessandro Corsi, bassista-contrabbassista. Un duo basso e voce, arricchito da un universo di strumenti come la melodica, il kazoo, la mbira, lo stylophone, e di ingegnose apparecchiature fatte a mano come i “rumorofoni”, mini-synth generatore di suoni. Nel 2008 è uscito il loro disco d’esordio, “La Vague” (Mia Records), nel 2012 esce per la stessa etichetta “Cabaret Electrìc” entrambi hanno ottenuto un buon seguito di critica.
La Pirami, cantante e attrice dalla creatività poliedrica, è sempre alla ricerca di nuove sonorità, spaziando dall’aspetto più ancestrale ed espressivo della voce (ricerca portata avanti nel suo laboratorio “La voce, il corpo, il canto”), fino alla possiblità di sperimentazioni di live electronic anche molto estreme. Per La Vague compone i brani e scrive i testi in lingua inglese, francese e italiana. Corsi, invece, è bassista originale, in grado di suonare lo strumento in maniera inconsueta, evidenziando potenzialità finora poco esplorate. Suona, inoltre, la Mbira, strumento originale dello Zimbawe. Per il gruppo compone e arrangia i brani, realizzando i vari strumenti elettronici originali, come il rumorofono.