Sabato 23 gennaio in Piazza a Firenze contro sgomberi, sfratti, art.5
Dopo gli ennesimi sgomberi a Firenze, cariche contro famiglie ed occupanti, tentativi di sfratti, manipoli di agenti Digos che attaccano le occupazioni come in via Toselli, sabato 23 gennaio, in concomitanza con la kermesse oscena di Pitti Bimbo, manifestazione alle ore 11 da Piazza Duomo.
Come compagni/e del Cpa saremo in piazza in solidarietà alle famiglie ed agli occupanti sgomberati ed attaccati in questi giorni, saremo in Piazza per denunciare l’oscenità e l’inciviltà dell’art. 5 che impedisce alle occupazioni le residenze e quindi gli allacci necessari per luce, acqua…insomma di fare una vita dignitosa in una situazione già difficile. Un articolo che impedisce anche ai bambini di poter frequentare le scuole. Ci si riempie la bocca con diritti , libertà, superiorità della cultura occidentale ma non si VUOLE garantire nemmeno ai bambini di poter avere una vita serena ed un’infanzia non traumatizzante.
Mentre fascisti vecchi e nuovi speculano sulla pelle degli immigrati, cercano facili consensi in nome della difesa degli italiani, facilitati da politiche e culture alimentate dai nostri governanti, noi rilanciamo con forza la solidarietà di classe, la solidarietà tra studenti, lavoratori, disoccupati, immigrati, occupanti, compagni/e.
Sabato 23 gennaio ore 11 Piazza Duomo Manifestazione verso la Fortezza per la kermesse di Pitti Bimbo, oscena e falsa rappresentazione della realtà.
Di seguito l’appello del Movimento di Lotta per la Casa
CPA Firenze Sud
CORTEO 23 GENNAIO h.11:00
PIAZZA DUOMO
Il 23 gennaio i Movimenti per il Diritto all’Abitare della rete nazionale di Abitare nella crisi scenderanno di nuovo in piazza contro l’art.5 del Piano Casa del Governo Renzi, che negando la residenza a tutti coloro i quali hanno trovato risposta al problema dell’emergenza casa grazie alle occupazioni, cancella il diritto ad un futuro e ad un presente dignitoso per centinaia di uomini, donne e bambini in tutta Italia.
Non avere la residenza significa, infatti, oltre a notevoli problemi sul rinnovo del permesso di soggiorno, non poter accedere a misure di welfare di nessun tipo: dalla sanità pubblica, ai sussidi fino ai bandi stessi per la casa popolare.
Anche iscriversi a scuola dopo l’art.5 diviene un percorso irto di ostacoli e a volte irrealizzabile.
Già da mesi i bambini delle occupazioni abitative sono scesi in piazza a fianco delle proprie famiglie per rivendicare il diritto ad un’infanzia felice che l’art.5 nega loro, dando vita all’esperimento del KidzBloc, che il 16 ottobre scorso ha dato vita ad una grande manifestazione a Roma sotto Palazzo Chigi e che ha prodotto l’attivazione di percorsi (come il comitato per il diritto allo studio di Firenze) che rivendicano un diritto allo studio garantito a tutti e tutte, anche per le famiglie che non possono sostenerne le gravose spese (libri, materiali, mense, trasporti), anche ai bambini e le bambine occupanti.
A Firenze dal 21 al 23 gennaio si svolgerà come ogni anno Pitti Bimbo: uno spazio di business, fashion e moda in cui gli stilisti presentano vestiti costosi per i figli delle classi agiate. Uno show completamente separato dalla città reale, che è composta di famiglie che subiscono la crisi, di famiglie sfrattate e di bambini i cui genitori perdono il lavoro.
Per questo il 23 gennaio il KidzBloc tornerà in piazza andando a contestare proprio la kermesse di moda dedicata ai bambini portando l’infanzia delle lotte sociali nella vetrina mistificante di coloro per cui l’infanzia è solo un business.