LE VOSTRE GUERRE, I NOSTRI MORTI!
Contro la guerra e la NATO, contro il fascismo, per la solidarietà internazionale!
Il tragico attentato di Bruxelles ha, di nuovo, mostrato che la GUERRA è oggi una realtà concreta che non attraversa solo il Medio Oriente o paesi vicini ma riguarda tutti noi. Le guerre sono combattute dai governi, dalle classi dominanti, dalle fazioni in lotta per petrolio e controllo dei territori ma i morti ancora una volta sono Nostri morti, persone comuni, come a Parigi, ammazzate nella metro o in aeroporto, sacrificate sull’altare degli interessi che si scontrano.
Lo stato italiano è pienamente coinvolto e responsabile di questo scenario tragico, avendo partecipato a tutte le aggressioni promosse dalla NATO e dalla UE. I mostri evocati da queste politiche imperialiste stanno portando gli incubi della guerra anche sul territorio europeo e, mentre si continuano a tagliare le spese sociali ma non le spese militari che anzi aumentano sempre di più, attraverso la politica dell’emergenza i governi europei si apprestano a restringere ulteriormente gli spazi di democrazia, ad inasprire le proprie politiche repressive, a militarizzare sempre più i territori.
Anche se Renzi e Mattarella parlano, proprio il giorno prima delle bombe, di guerra che non c’è e cercano di nascondere la verità, la macchina bellica gira già a pieno regime. Il governo italiano, incitato e sostenuto dagli USA e dalla NATO, si prepara a ripercorrere i passi della politica coloniale liberale e fascista, ritornando in armi sul territorio della Libia, come hanno scritto i giornali, “con la più grande operazione militare dal 1943”. Un’avventura militare che rientra in uno scenario di guerra generalizzata, una guerra condotta in nome di grandi interessi, come gli investimenti petroliferi dell’ENI in Libia, che si scontrano con sempre maggiore violenza e travolgono il mondo intero in una spirale di lutti e sofferenze immani. Interessi nel cui nome intere popolazioni vengono sradicate dalla propria terra per essere trasformate in forza lavoro sfruttabile a piacimento, oppure finiscono a fare carne da macello per la tratta di esseri umani e per le bombe.
Le immagini del campo di Idomeni in Grecia, uomini donne e bambini lasciati nel fango per giorni, che muoiono annegando nel tentativo di rompere i confini sempre più militarizzati della “Fortezza Europa”, ci dicono, una volta di più, che siamo governati da assassini senza scrupoli o pietà. Sicuramente vedremo nelle prossime settimane quali conseguenze criminali produrrà il nuovo accordo tra la UE e il boia Erdogan, un accordo realizzato sulla pelle dei più disperati, dove centinaia di migliaia di esseri umani sono oggetto di scambio tra le potenze come fossero bestiame.
In questo quadro si inseriscono i fascisti, che scendono in piazza a Firenze a loro dire “per la patria”, in realtà per rilanciare e sfruttare a proprio beneficio la spinta reazionaria e guerrafondaia del governo Renzi; dietro agli strumentali richiami dei fascisti alla giustizia sociale ed al bene della patria per attirare consensi popolari, si nascondono le politiche di guerra, cui il fascismo si lega indissolubilmente, e di sfruttamento, di attacco ai diritti dei lavoratori, di repressione, di imposizione di una gerarchia assoluta sui luoghi di lavoro. La cosiddetta politica sociale del fascismo si esprime attraverso la militarizzazione della vita quotidiana. La Storia ci insegna che vogliono in realtà spingere la popolazione a gettarsi in una politica di aggressione contro gli altri popoli, una politica di rapina e di sterminio, come le avventure coloniali italiane in Africa: 500mila, tra resistenti e civili, caduti a causa della repressione militare, delle stragi indiscriminate e delle deportazioni di intere popolazioni. Una politica criminale che, è bene ricordare, ha portato al disastro la stessa popolazione italiana, lasciando come eredità lutti, stragi e un paese distrutto.
Contro i fantasmi di un passato che non deve tornare, contro le guerre, di fronte alle intenzioni criminali del governo Renzi e alle provocazioni dei fascisti, in occasione delle mobilitazioni nazionali per l’anniversario della nascita della NATO, la Firenze migliore, la Firenze antifascista e partigiana, la Firenze solidale e internazionalista, la Firenze dei lavoratori, dei disoccupati, degli studenti, si riprende le strade per rifiutare le politiche di guerra, e ribadire che l’unica soluzione per un mondo libero dalla guerra è un mondo in cui sfruttamento, razzismo e fascismo siano definitivamente cancellati.
Contro vecchi e nuovi fascismi, contro la NATO e le politiche di guerra!
CORTEO ANTIFASCISTA CONTRO LA GUERRA E LA NATO
SABATO 2 APRILE ORE 15,30 PIAZZA S. MARCO
Firenze Antifascista – Assemblea fiorentina contro la guerra e la NATO