Come ogni lunedì, mercoledì e sabato mattina anche oggi eravamo davanti alla coop di Gavinana con il gazebo per la raccolta alimentare.
Oggi si é presentata la polizia municipale, autoreparto Porta al Prato n°pattuglia 837119.
Ci accusano di non aver pagato il suolo pubblico.
Vorremmo ricordare a questi signori che, come già scritto in precedenza, eravamo stati contattati dall’assessore Bettini, che tutte le pratiche erano pronte e che é stata la Presidente di Quartiere Perini a negarci l’autorizzazione.
Con quell’autorizzazione avremmo poi potuto fare ció che si fa normalmente per iniziative di questo tipo: fare domanda perché il suolo pubblico non fosse pagato e usare tutti i soldi donati per la raccolta alimentare.
Questa è la prassi, alla quale non siamo certo affezionati, ma che oggi svela tutta la sua contraddittorietà: loro fanno di tutto per ostacolarti e poi usano quegli stessi ostacoli per puntarti il dito e accusarti di “vivere nell’illegalità”.
A questi solerti “tutori dell’ordine” non é bastata neanche la PEC di comunicazione dell’iniziativa inviata ormai quasi due mesi fa a Prefettura, Questura e alla stessa Polizia Municipale.
Le staffette presenti al gazebo sono state identificate e minacciate con fare arrogante: “… e non finisce qui!”
Non solo le istItuzioni hanno negato questa possibilità, non solo hanno abbandonato a se stesse decine di famiglie, ma oggi vengono addirittura a batter cassa?
Sono queste le risposte che chiedevamo al Presidente Perini?
Il sidaco Nardella cos’ha da dire in merito?
Vogliono forse che anche noi abbandoniamo 120 famiglie come hanno fatto loro?
Si vergognino e basta!
Che non finisce qui lo diciamo noi!