È di queste ore la notizia che 27 persone sarebbero indagate nell’ambito delle proteste legate alle disumane condizioni di sfruttamento imposte dalla Texprint.
Ancora una volta lo Stato, dopo aver mandato i propri sgherri in divisa a provocare e picchiare, oggi attraverso la magistratura continua il proprio attacco contro i lavoratori.
Appena una settimana scorsa le istituzioni si stracciavano le vesti davanti alla morte di una giovane operaia, parlando di importanza della sicurezza sul lavoro.
Per noi la sicurezza sul lavoro non è solo una bella frasetta da tirare fuori all’occorrenza, ma un diritto di chiunque lavori.
Come crediamo che sia un diritto il riposo, crediamo che sia un diritto avere una paga che permetta di vivere con dignità: per questo sosteniamo gli operai Texprint che lottano per non dover lavorare 84 ore a settimana per uno stipendio da fame, in condizioni di scarsa sicurezza.
Ogni attacco a lavoratori e lavoratrici è un attacco diretto all’intera classe, e come classe è necessario organizzarsi e rispondere ai padroni e allo stato che li spalleggia!
LE VOSTRE DENUNCE NON CI FERMERANNO! DIRITTI E LAVORO PER TUTTI/E