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Guerra e Imperialismo – Noi e la nostra “cassetta degli attrezzi”

Sabato 28 Settembre

Organizzano:

  • CPA Firenze Sud
  • Comitato Internazionalista Alexis Castillo

Relatori:

  • Iñaki Gil de San Vicente, professore marxista basco e analista internazionale
  • Max Lioce, studioso di America Latina e di conflitti internazionali

Sessione del mattino

Inizio alle ore 10.00

  • Introduzione a cura del CPA.
  • Descrizione dei lavori della giornata e intervento politico.
  • 1. Il Marxismo: materialismo dialettico e materialismo storico come metodo di lettura e analisi dalla realtà che abbiamo davanti.
    Questo passaggio è necessario anche per articolare una critica al multipolarismo basato esclusivamente sull’analisi geopolitica che esclude dal dibattito lo scontro tra capitale e lavoro.
  • 2. Definizione della categoria di imperialismo.
    Nella fase attuale, come vi collochiamo i singoli stati a seconda dello sviluppo delle forze produttive e degli altri fattori determinanti ai fini della loro caratterizzazione.
  • 3. In relazione alla definizione della categoria di imperialismo, individuare quale sia il motore della tendenza alla guerra e quindi chi e perché oggi sta creando i presupposti per una nuova guerra mondiale.
  • 4. Definizione dei blocchi: relazioni, tensioni interne e scala gerarchica del blocco NATO e nei BRICS.

FIne sessione mattutina alle ore 13.00

Pranzo alle ore 13.30

Sessione del pomeriggio

Inizio alle ore 15.00

  • 5. Ripartendo dalla definizione dei “blocchi” affrontato nell’ultimo punto della sessione mattutina, restituire un quadro di confronto e comparazione da un punto di vista economico e militare tra i due blocchi.
  • 6. Oltre al contesto ucraino e a quello mediorientale, quali sono i possibili punti di rottura verso una guerra mondiale.
    Particolarmente interessante un passaggio in rassegna dei cambi di governo e dello scontro in Africa.
  • 7. Crediamo che il concetto di “guerra” lo si definisca attraverso determinati passaggi sociali e culturali. Riteniamo pertanto che il concetto di “guerra” e il dibattito pubblico attorno ad esso, che si sviluppa nel contesto in cui viviamo noi, non possa esser necessariamente sovrapponibile a contesti con diversa tradizione e cultura politica.
    In paesi quali Russia, Cina, Corea del Nord, Vietnam, quale dibattito si sviluppa attorno al concetto di “guerra”?
    Quanto questo è legato alle lotte di liberazione nazionale e alle rivoluzioni del secolo scorso?
    Quanto la guerra è vissuta in termini difensivi rispetto al ruolo della NATO?
    Quanto la mobilitazione alla guerra in termini di produzione militare e arruolamento fa leva su questi aspetti?
  • 8. Da un punto di vista di classe, quali sono gli effetti della guerra in quei contesti in termini di presa di coscienza, lotta e avanzamento della classe operaia, sia da un punto di vista economico che di protagonismo politico, in contrapposizione alla tendenza reazionaria e alla repressione.
  • 9. Conclusioni sul “che fare?”.