Il 23 febbraio la questura di Napoli ha notificato 5 avvisi orali al Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre” SI Cobas Napoli, con la minaccia dell’applicazione di una delle misure di prevenzione previste nella misura in cui tali soggetti non tengano una “condotta conforme alla legge”. Come prima cosa ci teniamo ad esprimere tutta la nostra solidarietà nei confronti di questi compagni e queste compagne a cui mandiamo un forte abbraccio.
Non ci stupisce, purtroppo, l’atteggiamento della questura volto a criminalizzare chiunque si ponga nella prospettiva della lotta per migliorare le attuali condizioni di vita di lavoratrici, lavoratori, disoccupati e disoccupate; non ci stupisce il tentativo della magistratura di gettare fango su un importanti esperienze di organizzazione e lotta come quella dei/delle disoccupati/e 7 novembre e del sicobas, conosciamo bene il modo in cui tentano di colpirci, isolarci e dividerci con folli teorie di associazioni a delinquere. L’accanimento giudiziario e la criminalizzazione nei confronti del movimento disoccupati/e e del sindacalismo conflittuale napoletano è l’ennesimo tentativo di mandare un messaggio chiaro a chiunque senta la necessità di organizzarsi e lottare mettendo in discussione un intero sistema sociale ed economico che fonda le sue radici su oppressione, sfruttamento, guerre e speculazione.
Se il loro tentativo è dividerci, isolarci e punirci sappiano che la solidarietà è ancora una forte arma nelle mani degli/delle sfruttati/e e che nessuno sarà lasciato/a solo/a davanti ai vostri attacchi repressivi.
“Giù le mani da Maria, Mimí, Ciro, Antonio ed Eddy!”