Squadre di solidarietà
Diario di una staffetta al tempo del Covid 19
Primo giorno.
Oggi ho fatto le mie prime 3 consegne.
Arriva il messaggio in chat: “c’è una richiesta di consegna”
“La prendo io” rispondo.
Salgo in macchina e mi avvio.
Mascherina, guanti e l’autocertificazione che attesti ciò che sto andando a fare nel caso mi fermino.
Arrivo al Peter Pan di Via Datini.
Stanno preparando il pacco. Mentre aspetto arrivano altre due chiamate.
“Intanto vado a casa della prima signora, voi preparate le altre due buste che ripasso”
Vado e torno.
Si pone subito un problema: “Per il pagamento come facciamo?”
“Io preferirei non prendere soldi, altrimenti poi si pone il problema del resto.
Infondo siamo dentro ad un meccanismo di solidarietà che travalica il meccanismo cui siamo abituati.
Solidarietà vuol dire fiducia. Dobbiamo cercare di abbattere quel muro di diffidenza fisiologica che normalmente ci separa. Noi volontari ci mettiamo del nostro. Cercate anche voi commercianti di comprendere che è una situazione nuova e particolare. Può essere che tutto questo ci serva per relazionarci meglio anche domani, quando il Covid 19 sarà un lontano ricordo”.
Al Peter Pan hanno capito subito.
“Infondo abbiamo nome e cognome e poi state facendo del vostro meglio affinché la gente di casa il meno possibile e noi dobbiamo aiutarvi”.
La commessa alza il telefono e chiama: “I volontari non maneggiano soldi. Per pagare non si preoccupi, quando potrà verrà lei.
Noi le mettiamo lo scontrino nella busta e apriamo un conto a suo nome”.
Saluto e parto per le altre due consegne.
“Buona giornata, ci vediamo alla prossima!”
Ti rendi conto che sei una goccia nel mare. Infondo 3 consegne rispetto alle esigenze di migliaia di famiglie non sono niente.
Ma allo stesso tempo son tornato a casa felice di aver portato, assieme alle quelle buste, anche un messaggio di cosa sia la solidarietà: chiarezza, fiducia e mutuo appoggio.
Abbiamo iniziato ora.
Altri si aggiungeranno e daranno il loro prezioso contributo.
Poi, con il passare dei giorni, ci organizzeremo sempre meglio ed affineremo quello che è a tutti gli effetti un esperimento bellissimo: noi siamo volontari, ma lo sono anche gli stessi commercianti e coloro che chiedono il nostro aiuto. Siamo e dobbiamo esser un tutt’uno!
Questa è la strada giusta per capire quali siano i giusti legami da creare su un territorio: legami che rafforzano tutti e tutte!
Avanti Gavinana!