Chi gioca ad alzare la tensione?
Atti dimostrativi e provocazioni
I fatti sono questi. Lunedì mattina è stata ritrovata una falsa bomba in via Spontini, nel quartiere di S. Jacopino. Il ritrovamento ha causato allarme e portato alla decisione di evacuare la vicina scuola elementare Rossini. Dalle immagini si vede che il falso ordigno era costruito con una cura tale da indurre un occhio non esperto in inganno, ma da apparire inefficace ad un occhio esperto. L’intento quindi era esclusivamente di creare allarme tra i residenti del quartiere simulando una bomba.
Non intendiamo gridare al lupo, però neppure sottovalutare quanto possa succedere in città in un momento sicuramente delicato come quello elettorale e in un clima sociale e politico che si fa sempre più pesante, tra ministri di polizia con crescenti voglie autoritarie di vietare manifestazioni, fascisti e razzisti che scorrazzano per le strade armati fino ai denti, leoni da tastiera che spargono a piene mani livore e ignoranza prendendosela con chi è più debole, carrieristi in politica e nei giornali che alimentano tutto questo circo nauseante per i propri interessi.
Può trattarsi di qualche “pazzo”, ma sinceramente ci sembra difficile pensare che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto. Può anche trattarsi di altro, qualcosa da prendere più seriamente.
Questura e Carabinieri, con il benestare della Procura, hanno parlato di ATTO DIMOSTRATIVO, per poi lasciarsi andare alle solite accuse agli ambienti antagonisti, subito riportate dalle veline sui giornali, legandolo alla presenza di Minniti ed a diversi striscioni apparsi in città, facendo un delirante accostamento con i cattivi antagonisti che creano allarme e paura vicino alla scuola. Per questo ci permettiamo di proporre loro un ripassino di Storia: in Italia le bombe nelle strade e sui treni per colpire indiscriminatamente, le provocazioni, le hanno sempre messe e fatte i fascisti, i mafiosi e gli apparati dello stato. Quindi, ATTO DIMOSTRATIVO, o meglio provocazione, per chi e cosa? Chi ha interesse a generare allarme sociale, paura?
E non ultimo vogliamo portare all’attenzione di tutti la circostanza per cui la falsa bomba è stata ritrovata a pochi metri dal luogo dove il 16 dicembre scorso si è concluso il corteo antifascista, per ricordare la strage di piazza Dalmazia, commessa da Casseri di Casapound e per protestare contro la presenza della sede degli stessi fascisti di Casapound nel quartiere di S. Jacopino.
Certamente non ci facciamo intimidire, non cadiamo nella trappola della paura, però quello che è successo non è sfuggito alla nostra attenzione, e sapremo rispondere a tono alle provocazioni o montature, da qualsiasi parte provengano, come abbiamo sempre risposto a quelle che periodicamente accade che vengano imbastite in questa città per criminalizzare chi si pone al di fuori delle compatibilità.
CPA Firenze Sud