SOSTIENI CHI LOTTA
SOSTIENI LA CASSA DI RESISTENZA
IT44V0501803200000017119678
Associazione Cassa di Resistenza Operaia ODV, causale “Contributo di solidarietà”
I compagni e le compagne del laboratorio politico Iskra di Napoli rilanciano la formazione di una cassa di resistenza a sostegno della lotta per il lavoro dei disoccupati/e, colpita negli ultimi mesi da una grande campagna repressiva a suon di denunce e processi.
La repressione contro i disoccupati organizzati ha visto una crescita di pari passo con il livello di conflittualità messo in campo da questi compagni e compagne, facendo affidamento prima su misure preventive quali avvisi orali e fogli di via, strumenti repressivi completamente in mano alla questura che vengono emessi senza una condanna da parte di un tribunale, per finire poi con la costruzione del maxiprocesso per associazione a delinquere che vede coinvolti 43 compagni e che doveva avere la sua prima udienza, poi rinviata, il 28 ottobre scorso a Napoli.
Il maxiprocesso è quindi il culmine di una campagna repressiva che colpisce una realtà che fin dalla sua nascita oltre dieci anni fa è stata, è e sarà un movimento d’esempio non solo per i/le proletari/e della città ma per quelli/e di tutta Italia.
Un’esperienza arrivata a una vertenza che vede coinvolti oltre 600 nuclei familiari, offrendo loro una reale alternativa sia alla microcriminalità che all’ipersfruttamento, legando da sempre la lotta per il lavoro con altre lotte, come quelle contro guerra e aumento del carovita, e fin dalla sua ideazione contro il DDL 1660.
In un contesto mondiale che sempre più si muove verso la guerra la pacificazione del fronte interno, l’eliminazione di ogni opposizione per poter combattere su quello esterno diventa una necessità centrale per lo Stato: ciò, qui, si traduce nel DDL 1660, ennesimo strumento repressivo che mira a colpire con ancora più forza chiunque si opponga alle manovre dello Stato; ciò, qui, si traduce nel tentativo di accentramento dei poteri intorno al governo.
Questa fase rende dunque ancora più necessaria la solidarietà concreta e reale nei confronti di chi, “colpevole” soltanto di aver rivendicato ciò che gli spetta, è stato colpito dalla repressione, per non lasciare i compagni e le compagne soli/e di fronte alla vendetta dello Stato, attivandosi perché nessuno debba pagarne individualmente il prezzo.
Per questo riteniamo necessario e dovuto rilanciare e condividere l’appello dei compagni di Iskra, rilanciando non solo la necessità della moltiplicazione delle iniziative contro la guerra ma anche la necessità della solidarietà nei confronti di chi si ritrova a pagare i costi della repressione.
SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI DEL LABORATORIO POLITICO ISKRA E AI DISOCCUPATI DI NAPOLI