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Appello per la Casina di Fontesanta

Fontesanta: l’ultimo avamposto partigiano da cui la Brigata Sinigaglia scese a Firenze dando vita alla battaglia per liberarla e mantenendo autonomia politica e militare nei confronti degli Alleati con il famoso rifiuto di consegna delle armi agli inglesi.

A Fontesanta, ormai da tanti anni, organizziamo nel primo fine settimana di Settembre una “due giorni” dal valore storico e politico, per noi come per le centinaia di persone che l’hanno attraversata e continuano ad attraversarla.

Fontesanta rappresenta l’eredità lasciata da Gracco, Sugo, i’ Casini, Otto, Topino e tanti altri, promotori essi stessi della manifestazione quando la Brigata, già nel dopoguerra, si era data quel punto di riferimento per ritrovarsi, riuscire a non perdersi, mantenere un luogo e un appuntamento che fosse catalizzatore di memoria ma allo stesso tempo di una rinnovata volontà politica.

Fontesanta rappresenta l’antifascismo inteso come pratica di lotta, di solidarietà, che si oppone alla guerra del capitale e alla NATO assieme ai valori e ai principi che hanno creato i presupposti affinché quest’iniziativa si rinnovasse nel tempo. Ciò ci ha permesso di arrivare a quest’anno con la chiara volontà di salire ancora una volta quella strada con i furgoni carichi di tutto quello che serve per passare due giorni fra dibattiti e racconti, la camminata verso il cippo del Balena e il campeggio, la socialità e il pranzo.

La Casina è il centro gravitazionale dell’iniziativa e per noi è una sorta di monumento alla Brigata Sinigaglia.

La Casina è gestita dalla Casa del Popolo dell’Antella, e quest’anno rischia di non essere a disposizione per lavori di ristrutturazione: per questo ci è stato detto che non sarà possibile consegnarci le chiavi.

Alle nostre richieste di incontro per chiarire e ristabilire il piano politico di confronto ci è stato risposto in modo fin troppo sbrigativo e superficiale.

Siamo convinti della legittimità che ci siamo costruiti negli anni e per questo pensiamo non sia né corretto né saggio riservarci un trattamento simile, come se fossimo un gruppo che chiede di “affittare” la Casina per uso personale come potrebbe essere una festa di compleanno.

Riteniamo la consegna delle chiavi un atto formale e politico e che non esiste questione tecnica che non sia superabile se c’è la volontà politica di superarla.

Le questioni tecniche e logistiche si risolvono nella fiducia che la Casina verrà utilizzata nella misura in cui sarà possibile farlo, fosse anche soltanto per usufruire dell’acqua e della corrente elettrica.

In quanto “Amici e Parenti della Brigata Sinigaglia” restiamo in attesa di avere una risposta e fissare un incontro tra i promotori dell’iniziativa e la Casa del Popolo che vorremmo si svolgesse proprio alla Casina nell’ultima settimana di agosto così da chiarire ogni aspetto. Pensiamo non ci siano motivi per continuare a negarlo.

Infine, vorremmo ribadire che l’iniziativa è comunque già stata lanciata pubblicamente e che il 7 e l’8 Settembre saremo in ogni caso a Fontesanta, invitando tutte e tutti alla massima partecipazione.

Sottoscrivono l’appello di “Amici e Parenti della Brigata Sinigaglia”:

  • Centro Popolare Autogestito Fi-Sud
  • Citano Andrea, figlio del Partigiano “Sugo”
  • Stefano Donnini, figlio del Partigiano “Otto”
  • Andrea Casini, figlio del Partigiano “il Vecchia”
  • Rossana Carresi, presidente Comitato Familiari vittime di Pian d’Albero
  • Palo Banci per ANPI sez. Rignano
  • Pini Alessandro per ANPI sez. Oltrarno
  • Marco Fantechi per ANPI sez. Potente
  • ANPI sez. Gavinana
  • Fulvio Conti per ANPI “Lanciotto Ballerini” sez. Campi Bisenzio