
L’assemblea di Firenze Antifascista di stasera avrebbe dovuto concentrarsi, in teoria, su questioni squisitamente organizzative.
Le questioni organizzative discendono dal “politico”.
La partecipazione e il livello del dibattito all’assemblea che organizzammo al circolo La Loggetta a fine Marzo sono la base da cui ripartiamo.
Da allora ad oggi, e parliamo di poco più di 20 giorni, però molte cose sono successe e ciò ci impone di proseguire anche con quel dibattito:
- Sul piano internazionale si intensifica la guerra commerciale che spinge ancor più alto le tensioni che sfoceranno in una guerra su larga scala mentre si aggrava la situazione in Palestina.
- Sul piano nazionale il Ddl Sicurezza è diventato un Decreto, Mattarella l’ha firmato ed è già in Gazzetta ufficiale. Riteniamo le provocazioni e le cariche al corteo di Milano come complementari alla “nuova” legge e lo stesso vale per la provocazione della Brigata ebraica, unita agli ucraini banderisti, che vorrebbe prendersi la piazza del 25 Aprile a Roma.
- Sul piano locale assistiamo allo slancio di Fratelli d’Italia che con l’appoggio del governo vorrebbe intitolare una strada a Giovanni Gentile, colonna portante dell’ideologia fascista, della scuola elitaria piegata alla guerra, aderente alla RSI, firmatario del manifesto della razza, fucilatore dei renitenti alla leva di Vicchio, sostenitore di Hitler fino all’ultimo dei suoi giorni.
Al contempo ai soliti tentativi di depotenziare il significato storica della lotta partigiana.
L’aspetto organizzativo, quindi gli orari, gli interventi, l’arrivo dello spezzone in solidarietà con la Palestina da piazza Poggi, la tenuta del corteo e tanto altro, andranno calibrati e misurati tenendo conto del clima in cui ci stiamo muovendo perché il 25 Aprile è sicuramente un giorno in cui festeggiamo un pezzo della nostra storia, ma fin quando non ci saremo sbarazzati dello sfruttamento e della guerra, è e rimane prima di ogni altra cosa un giorno di lotta e mobilitazione.
Firenze Antifascista