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SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI TEXPRINT
Sab 7/3 h 16.00 piazza del Comune di Prato

Texprint

Alla Texprint, i lavoratori sono in sciopero da 45 giorni per rivendicare quello che dovrebbe essere un diritto minimo garantito: lavorare 8 ore al giorno per 5 giorni settimanali con contratti regolari.
Come in molte altre fabbriche del settore tessile pratese, i lavoratori sono trattati come schiavi, costretti a turni massacranti di 12 ore 7 giorni su 7, con contratti di apprendistato usati come mezzuccio per usufruire di sgravi fiscali e soprattutto evitare di assumere gli operai con contratti a tempo indeterminato, senza malattia ne ferie pagate. Tutti i dipendenti che hanno scelto di iscriversi al SiCobas sono stati messi in cassa integrazione. L’azienda ha inoltre chiuso ogni possibile trattativa e non intende aprirne una nuova.
Ovvio che la pandemia, e il quadro economico che ne consegue gioca a favore dei padroni: perdere il lavoro oggi per molti equivale ad un salto nel buio, questo facilita le “guerre fra poveri” a discapito dell’unità e dell’efficacia delle lotte dei lavoratori.
I colpevoli non sono però solo i padroni di questa o altre aziende. A Prato, il problema dello sfruttamento del lavoro a scapito degli operai è noto da decenni così come la vicinanza di alcune di queste aziende con la criminalità organizzata. Tutti sanno quello che accade nei famigerati capannoni, dal semplice “cittadino” alle più “alte” istituzioni. Questo sistema è radicato da tempo. Evidentemente al comune/provincia di Prato e allo stato va bene così, tanto da concedere alla Texprint importanti finanziamenti. Non è quindi un caso che, ancora una volta, lo stato difenda i padroni sfruttatori e reprima i lavoratori che lottano per i propri diritti. Pochi giorni fa polizia e carabinieri hanno cercato di sgomberare con la forza il presidio dei lavoratori davanti agli stabilimenti con cariche e arresti, da sottolineare come questa azione repressiva abbia portato ad un’importante risposta solidale da parte dei lavoratori di molte fabbriche limitrofe che sono scesi in sciopero poche ore dopo l’accaduto.
In questo momento di crisi pandemica globale i governi hanno messo gli interessi di Confindustria davanti alla salute pubblica. Tantissime fabbriche non hanno mai chiuso anche nei momenti più critici e moltissimi lavoratori si trovano in cassa integrazione (spesso senza riceverla da mesi) o disoccupati e senza soldi per vivere. Situazioni come quella della Texprint ci confermano come i nostri diritti non ci verranno mai regalati da nessuno e possiamo ottenerli solo lottando.

Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori della Texprint in sciopero. La loro lotta è la nostra lotta, per questo sabato 7 Marzo alle 16 saremo in presidio in piazza del comune di Prato, al fianco dei lavoratori della Texprint e di tutti i lavoratori e le lavoratrici che lottano per i propri diritti