LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA – Saverio Ferrari
Milano, venerdì 12 dicembre 1969, ore 16.37
A cinquant’anni dall’attentato alla Banca dell’Agricoltura, i fatti, le testimonianze, gli atti giudiziari, le complicità innominabili dei bombaroli fascisti e la ricerca di una verità che i poteri forti continuano a insabbiare
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Si è soliti dire che persista più di un mistero riguardo alla strage del 12 dicembre 1969. Nulla di più falso. Sappiamo moltissimo, quasi tutto, di questa tragica vicenda. Non ci si lasci ingannare dalle sentenze. Nelle attività di indagine sono state acclarate le ragioni che ispirarono la strage in funzione di un salto di qualità nel percorso della “strategia della tensione” e messo a fuoco il complesso dei mandanti, tra vertici militari e ambienti Nato, complici ampi settori delle classi dirigenti e imprenditoriali, tentati da avventure eversive. Sono anche stati individuati gli esecutori materiali, ovvero gli uomini di Ordine nuovo, con il riconoscimento delle responsabilità personali di Franco Freda, Giovanni Ventura e Carlo Digilio.
Sulla base delle carte che si sono accumulate, interrogatori, confessioni, incrocio di indizi, sarebbe addirittura possibile ricostruire il percorso compiuto dalla bomba collocata all’interno della Banca nazionale dell’agricoltura. Nelle pagine di questo libro si parte dai primi anni Sessanta, da quando il progetto eversivo della “strategia della tensione” ebbe la sua incubazione, per ricostruire non solo la vicenda giudiziaria di piazza Fontana, ma il ruolo fondamentale del terrorismo neofascista e delle complicità statali, indagando su figure ed episodi rimasti nell’ombra con il supporto di una ricca documentazione inedita.
Intervengono SAVERIO FERRARI e CRISTIANO ARMATI.
A seguire cena popolare (21.00)