Incontro e dibattito col collettivo basco dell’Okupa Errekaleor Bizirik
>> alle ore 19.30 aperitivo e chiacchierata con i/le compagn* del quartiere recuperato e autogestito dal movimento giovanile di Gasteiz-Vitoria, in Euskal Herria
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Nel cuore di Euskal Herria, nella periferia della capitale amministrativa dei Paesi Baschi, dal 2013 nasce l’esperienza di Errekaleor Bizirik, un intero quartiere occupato e autogestito da compagne e compagni dei collettivi giovanili della città.
Un quartiere operaio, da sempre epicentro delle lotte proletarie della città e in preda alla speculazione, si difende dalla gentrificazione e dagli sgomberi e diviene il centro delle attività autorganizzate dei movimenti giovanili delle realtà antagoniste della città, della gioventù indipendentista, femminista, socialista ed ecologista. Riappropriazione, autorecupero, palestre e corsi autogestiti.
Un occasione per un confronto e dibattito sulle esperienza di lotta nel Paese Basco, sulle pratiche dell’autogestione, sui movimenti giovanili, studenteschi e autorganizzati in una terra ribelle nel cuore della “Fortezza Europa”
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Qualche info sul progetto Errekaleori Bizirik direttamente dalle/dai compagn* del collettivo..
L’esperienza di “Errekaleor Bizirik” nasce nel settembre del 2013 con l’occupazione del primo stabile del quartiere “Errekaleor” nella periferia di Vitoria/Gasteiz (Paesi Baschi). L’obiettivo degli occupanti é stato da subito quello di creare una zona autonoma attraverso l’autogestione del territorio e l’autoproduzione degli alimenti per sottrarla all’abbandono e alla speculazione edilizia.
La costruzione degli edifici avvenuta nel biennio 1959/60 fu voluta dalla Chiesa per ospitare gli operai che migravano dal sud della Spagna per cercare lavoro in fabbrica e una migliore sistemazione. All’epoca il quartiere che poteva contare su una capienza di 199 abitazioni ospitava all’incirca 1000 persone.
La popolazione del quartiere, caratterizzata da una forte componente operaia, è partecipe e attiva all’interno dei partiti politici e dei sindacati comunisti. Nel 1976 uno degli abitanti del quartiere è rimasto vittima di un grave atto intimidatorio da parte delle forze dell’ordine che hanno assaltato una delle chiese di Gasteiz dove si stava svolgendo un’assemblea operaia lasciando a terra oltre a Romualdo Barroso altri 4 compagni.
Nei decenni 1980-1990, quando la produzione industriale inzia a calare e gli operai a essere licenziati, il quartiere vive un momento estremamente difficile, in quanto molti degli abitanti vengono ridotti alla povertà. Nel successivo periodo tra il 2000 e il 2013, durante il boom immobiliare, molti abitanti vengono incentivati, attraverso finanziamenti del Comune, ad abbandonare le proprie abitazioni. L’obiettivo era quello di demolire completamente il vecchio quartiere popolare per far posto a nuove e più costose abitazioni di lusso.
Tutto questo cambia quando però durante il mese di settembre del 2013 viene occupato il primo palazzo e si dà inizio al progetto “Errekaleor Bizirik!”.
Ora il quartiere ha ripreso vita grazie all’impegno quotidiano di una comunità di oltre 140 persone che abitano e si autorganizzano per creare una nuova forma di vita. A partire dalla soluzione abitativa, ma includendo anche l’aspetto economico, culturale e sociale, si lotta per opporsi e sottrarsi completamente alla mercificazione e allo sfruttamento della vita capitalista. Tutto questo può avvenire grazie ai momenti assembleari dove si creano spazi di confronto tra gli abitanti e grazie all’autogestione delle attività e la cura degli spazi comuni.
Le attività che animano il quartiere sono:
Per un’alimentazione alternativa si autoproducono prodotti agricoli nei campi circostanti il quartiere e uova dalle galline. Esiste inoltre un piccolo panificio che oltre a sfamare gli abitanti del quartiere, fornisce pane anche agli abitanti dei quartieri circostanti. Per una cultura libera si organizzano seminari, lezioni di lingua basca, momenti di autoformazione, film, spettacoli, mostre d’arte all’interno del centro sociale. Le attività sportive che la palestra popolare offre variano dalla pallamano alla boxe e ai tessuti aerei. Una radio libera è in costruzione.