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Sabato 12 Novembre
Corteo “Salvini e Lega Nord:
a Firenze un vi si vole!”

15000078_1298542593503302_4788728732908071177_oSALVINI, SE UN TU L’AVESSI CAPITO: A FIRENZE UN TI SI VOLE!

Il 12 novembre la lega di Salvini ha organizzato un appuntamento nazionale in piazza santa croce a Firenze.
La propaganda di Salvini in questa fase di crisi si inserisce nella storia dei movimenti reazionari e di estrema destra che da sempre, pur dichiarandosi antisistema a parole, nei fatti hanno sempre svolto un ruolo di stampella al sistema stesso.
Se in questo momento di austerità, salari bassi e privatizzazioni Governo e Stato mettono in conto la crescita di rabbia e malcontento e di doverne reprimere le componenti che esprimono elementi di rottura, dall’altra fanno di tutto perché la rabbia venga indirizzata verso falsi nemici come gli immigrati e si esalti l’elemento nazionale ed etnico come collante…ecco quindi il motivo dell’esposizione mediatica e della credibilità affidate ad un becero ignorante come Salvini.
Ma quali sono i pezzi forti agitati dal Padano di latta per raccogliere consensi a destra e…ancora più a destra?

PRIMA I PADANI o GLI ITALIANI?
Negli anni’90 lo slogan era PRIMA IL NORD: hanno raccolto consensi contrapponendo il NORD produttivo e virtuoso al SUD fannullone e parassita. Un argomento sbandierato anche ai tempi dell’ingresso nell’Unione Europeo per affermarne l’importanza e la zavorra che il SUD rappresentava abbassando i parametri italiani.
Oggi la stessa logica viene allargata all’intero territorio nazionale cavalcando l’onda della contrapposizione con l’arrivo dei profughi: la creazione di un nemico ben identificabile per il colore della pelle, la parlata, la lingua e le tradizioni è stato capace di rompere legami di solidarietà e il tessuto sociale all’interno dei quartieri popolari, nelle fabbriche, in cantiere, sui posti di lavoro…
In ogni caso è un contributo non da poco a fomentare la guerra tra poveri che serve anch’essa a giustificare le politiche di guerra del governo Renzi e dell’Unione Europea.

EURO… PRIMA LA VOTO E POI LA CONTESTO!
Una posizione di comodo maturata non appena le contraddizioni dell’Unione Europea si sono manifestate con forza e la “crisi” a partire dal 2008 le ha fatto esplodere.
Forse la memoria corta, probabilmente la martellante propaganda che spalleggia la Lega nello svolgimento del suo compito, hanno cancellato quello che il partito di Salvini ha fatto dalla sua nascita in avanti per favorire la creazione dell’Unione Europea.
La lista sarebbe lunghissima ma pensiamo sia sufficiente ricordare: che nel 1992 la Lega Lombarda, se pur all’opposizione, votò a favore del Trattato di Maastricht; che l’euro entrò in circolazione in Italia nel 2002 con la Lega nord al governo assieme a Berlusconi; il voto favorevole della Lega alla Costituzione europea (Trattato di Nizza) nel 2003; che il Regolamento di Dublino su immigrazione e diritto di asilo entrò in vigore nel 2003 quando la Lega Nord era ancora al governo.

BANCHE… PRIMA LE SALVO POI SI VEDRÀ!
Senza volerci addentrare nella costituzione della Banca del Nord (diretta emanazione della Lega) e del suo successivo fallimento ci basta ricorda il ddl Salva Banche approvato dal parlamento nel 2008 su proposta di Lega e PDL contente i famosi Tremonti bond.

NO AL REFERENDUM o CAMPAGNA ELETTORALE?
Vorremmo sottolineare come oggi Salvini si schieri contro il referendum dicendo che con la vittoria del SI i vincoli europei entrerebbero ad esser parte fondamentale della carta costituzionale.
Non era però dello stesso parere quando la Lega nel settembre 2011 dopo la famigerata “lettera della BCE” in Consiglio dei Ministri dette parere favorevole sulla proposta di legge per introdurre il pareggio di bilancio in Costituzione.
Ma oltre la cortina di fumo delle mille e insignificanti parole di Salvini rimane solo l’opportunismo.
Salvini e la compagine di governo di cui ha fatto parte hanno usato maxiemendamenti e decreti leggi svuotando di significato il dibattito parlamentare. Hanno contribuito attivamente all’accentramento dei poteri dello Stato. Questo referendum non fa altro che porsi in continuità con quel percorso.
Il suo NO è solo opportunismo politico di bassa lega…appunto!

CHE FARE?
Abbiamo il dovere di smontare questa propaganda e non farci ingannare ancora.
Dobbiamo riaffermare la necessità della crescita e l’allargamento di un movimento di massa che esprima chiaramente la rottura con questo sistema basato sulla guerra, la repressione e le disuguaglianza di cui fascisti e leghisti sono corresponsabili a pieno titolo.
Ma soprattutto dobbiamo identificare quali siano i nostri veri nemici perché se ad oggi non siamo capaci di impedire a questo sistema di creare solo miseria per milioni di lavoratori dobbiamo almeno impedire alla destra reazionaria capitanata oggi da Salvini di usare i propri stessi disastri per dividerci e continuare a metterci l’uno contro l’altro: “stabili” contro precari, statali contro lavoratori del settore privato, giovani contro vecchi, italiani contro i immigrati…sarebbe forse tornato il momento di prendersela con i padroni?

…E ORA TUTTI IN PIAZZA!

PIAZZA DE’ CIOMPI ALLE ORE 15.00

CPA Fi*Sud; Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos; Collettivo Politico Scienze Politiche; Studenti Autorganizzati, Cobas Firenze; USB; Comitato Comunista Toscano; PerUnAltraCittà Lab. Politico; Partito Comunista – Firenze; Ateneo Libertario, ClashCityWorkers