Manifestazione in sostegno a lavoratori e studenti francesi, contro le nostre leggi sul lavoro!
l 14 giugno, nel giorno del voto in Senato, la Francia sarà ancora una volta paralizzata dallo SCIOPERO GENERALE contro l’approvazione della Loi Travail. Dopo oltre due mesi di iniziative, scioperi, picchetti, blocchi stradali, lavoratori e studenti francesi saranno ancora in piazza per contrastare la legge sul lavoro voluta dal governo socialista. Una legge che ricalca il “nostro” Job Act e che si trova in perfetta continuità con la volontà dei vertici dell’Unione Europea di abbattimento dei diritti dei lavoratori, libertà di licenziamento, estrema ricattabilità, tagli diretti ed indiretti al reddito, ulteriori favori alle imprese. Anche la ricca e imperialista Francia, colpita duramente da anni di crisi, si appresta ad allinearsi alle direttive Ue. Ma in Francia grande è la mobilitazione, molteplici ed efficaci le forme di protesta, è, ad oggi, il governo è in seria difficoltà ad imporre questa riforma che vede la maggior parte dei francesi contrari, e favorevoli alle proteste, ai blocchi, ai picchetti….
Allo stesso modo dobbiamo con chiarezza dire che tutto questo non è avvenuto in Italia con l’approvazione del Job Act e delle sue applicazioni; poche e poco significative le nostre iniziative e, come nella peggiore tradizione, solo uno sciopero di facciata, inutile e funzionale al controllo delle proteste, effettuato dalla CGIL. La stessa “Buona-Scuola, ultimo attacco alla scuola pubblica in perfetta continuità con la riforma del lavoro, ha visto riprodursi la stessa dinamica, nonostante la lotta degli studenti e delle studentesse contro un modello scolastico sempre più disciplinare, avesse provato ad uscire fuori dalle mura degli istituti scolastici, come adesso sta accadendo oltralpe, dove gli studenti marciano, scioperano e bloccano al fianco dei lavoratori. Pesano certo condizioni storiche diverse, una differente situazione economica e sicuramente una legislazione che consente, cosa che non è in Italia, forme di lotta più conflittuali. Ma è sicuramente anche una questione culturale ed ideologica, di anni ed anni di attacco al diritto di sciopero, di svalorizzazione del settore e dei dipendenti pubblici, indicati come nullafacenti e approfittatori; anni in cui la categoria “utenti-cittadini” è stata contrapposta ai lavoratori, anni di cedimenti continui da parte dei sindacati CGIL-CISL-UIL, e di cui oggi vediamo purtroppo il prodotto peggiore. Anche noi, soggetti politici, sindacali, sociali, studenteschi, saremo in piazza il 14 giugno. E saremo in piazza in sostegno ai lavoratori francesi, così come ai lavoratori belgi e greci in sciopero da giorni, ma ancora di più per tornare a parlare della nostra legislazione, del nostro Job Act, del perché non è consentito e possibile in Italia quanto accade in Francia o Grecia. Saremo in piazza contro l’Unione Europea ed i suoi diktat, ed ancor di più contro il governo Renzi, degno rappresentante ed esecutore di queste politiche.
Martedì 14 Giugno – Ore 18.00 al Consolato Francese di P.za Ognissanti
Manifestazione verso la sede della Lega delle Cooperative per concludere sotto Confindustria
No alle leggi sul lavoro europee
Basta sfrutamento, austerity e precarietà!
CPA Firenze sud, Confederazione Cobas, USB, CUB, Collettivo Politico Scienze Politiche, Rete dei Collettivi fiorentini, Comitato Comunista Toscano, Fronte di Lotta No Austerity