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4 Luglio Processo d’Appello
per 11 Antifascisti di Firenze

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Lunedì 4 luglio si terrà l’udienza molto probabilmente definitiva del processo d’appello per 11 compagn* condannati nel novembre 2012 ad 8 mesi di carcere in primo grado per i fatti di via della scala del 2009; l’appello è stato richiesto invece dal pubblico ministero per un altro compagno, assolto in primo grado, dopo oltre tre mesi tra carcere e domiciliari, per un presunto “petardone” all’agenzia delle entrate.

Nel 2009 un gruppo di compagni che erano in centro per verificare le continue voci di aggressioni viene fermato in via della scala e portato in Questura, accusati poi di tentate lesioni aggravate dalla premeditazione con addirittura la finalità di terrorismo. Quella sera a Firenze erano molti gli appuntamenti: solo il concerto della Banda Bassotti e la tre giorni di musica popolare al CPA Fi-Sud coinvolgevano centinaia di compagni e antifascisti. Normale che le scorribande dei camerati, venuti da fuori ed in frega per il periodo elettorale, non sarebbero state tollerate a lungo in una città che ancora esprime un radicato antifascismo.

11 perquisizioni ed un arresto nel novembre 2009 e, tre anni dopo, la sentenza di condanna per gli antifascisti e l’assoluzione per un compagno. Si arriva lunedì, dopo 7 anni, alla sentenza definitiva.

Crediamo che oggi, come allora e come sempre, di fronte alla repressione, ai processi ed alle condanne sia necessario manifestare forte la nostra solidarietà, che non si possa e non si debba fare passare tutto questo come “normale”, quasi scontato. La nostra forza deve essere trasformare questi attacchi in momenti di lotta alla repressione, comprendere e combattere i meccanismi repressivi e la catena che li lega, dalla politica alle questure, facendo crescere coscienza e consapevolezza della necessità che tutto questo non passi sotto silenzio. In questo senso crediamo sia molto importante la scelta di alcuni compagni e compagne No Tav di rifiutare le misure cautelari e di portare la lotta su questo terreno.
Già nel 2009, ed anche da molto prima, denunciavamo in tanti il clima e le disposizioni di legge che stanno in maniera determinante restringendo agibilità politica ed i termini di lotta. Dalle piazze ai quartieri, ai posti di lavoro, nelle carceri, nei cortei nazionali come cittadini. Si vuole determinare sempre più una contesto teso ad impedire lotte, rivendicazioni anche semplici, come conflittualità che possano mettere in discussione l’unico modello di sviluppo che viene proposto, fatto di sottomissione e controllo sociale, guerra fuori e dentro l’Europa, sfruttamento sul lavoro, grandi opere dannose ed inutili, attacchi agli immigrati, controllo di tipo aziendale nelle scuole e nelle università, condito da una vergognosa acquiescenza da parte di tanti attori politici e sociali, dai giornali vari, ai sindacati confederali alle varie “anime” della sinistra associativa.

Oggi la situazione non è cambiata. Solo nell’ultimo mese un’operazione contro gli antifascisti a Rimini e a Roma e le ennesime misure cautelari per i No Tav, con forzature anche evidenti della procura di Torino.

Contro tutto questo, tesi alla costruzione di società e rapporti differenti, solidali, senza confini, contro fascismi vecchi e nuovi, noi continuiamo a combattere.

Il nostro sostegno e la nostra solidarietà vanno ai compagni sotto processo il 4 luglio, come verso tutti i compagni in carcere da 1 giorno come da 30 anni, processati, in fuga, che rifiutano le misure cautelari, che continuano a lottare.

Chiediamo a tutte/i di esprimere la stessa solidarietà in vista del processo, pronti a sostenere anche in piazza il nostro sostegno ai compagni.

Solidarietà agli antifascisti sotto processo

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud